Una serata fresca di luglio al Castello Miramare di Formia. Un tramonto sul mare che si intravede in lontananza. Un pianoforte, un contrabbasso, un violoncello e un sax attendono che i musicisti salgano sul palco per dargli voce, per donargli anima e cuore. Entra prima Mimmo Locasciulli.Lo

seguono suo figlio Matteo, Giovanna Famulari e Fabrizio Mandolini. Mimmo saluta tutti con il cappello in mano. Poi lo indossa, si siede al pianoforte e inizia il concerto. Si levano le note delle sue canzoni. “Un po’ di tempo ancora”, “Aria di famiglia”, “Tango dietro l’angolo”, una splendida versione di “Adesso glielo dico”, in cui viene accompagnato per quasi tutto il pezzo solo dal contrabbasso del figlio Matteo. Mimmo canta tantissime storie. Le racconta anche tra un brano e l’altro. Ci commuove e si commuove con “Occhi” e ci fa sorridere con “Blu”. Poi c’è un’ovazione per lui e per i suoi musicisti. Saluta e esce. Un applauso ritmato lo richiama sul palco. E Locasciulli non si risparmia. Si risiede al pianoforte e suona “Lucy”, un pezzo tratto da “Idra”, il nuovo album, poi “Pixi Dixie Fixi” e per finire “Piano Piano”. Il pubblico se ne va contento ed emozionato. L’associazione culturale “Agorà” ha raggiunto l’obiettivo di ricavare denaro per Medici senza Frontiere. Locasciulli e i suoi musicisti tornano verso Roma in attesa, per dirla con “Intorno a trent’anni”, che riparta il treno e “riprendiamo la giacca, ci mettiamo il cappello. E ci troviamo lì.”