Stasera, mentre “passeggiavo” su Google News, mi è saltata agli occhi questa notizia (ne ripropongo un flash in grassetto):
Lunedì 13 – mercoledì 15 – martedì 21 dicembre 2010 si svolgerà il 1° Torneo di Subbuteo al Palazzo Giovane (vicolo Santa Maria Maggiore, 1 – Firenze) in collaborazione con Associazione Subbuteo Firenze.
Sono contento che il Subbuteo sia ancora “vivo”. In questi ultimi anni, infatti, ha vissuto in continua agonia, soprattutto per l’avvento dei videogiochi.
Per fortuna ci sono alcuni nostalgici che si ostinano a tenere in vita uno dei giochi da tavolo che ha segnato l’adolescenza di milioni di persone, compresa quella del sottoscritto.
C’è da dire che non è stato solo il passatempo di migliaia di ragazzini che si nutrivano di pane, nutella e Subbuteo, ma anche uno strumento utile per giocatori di calcio e allenatori. Nel 2003, infatti, Paolo Di Canio, in procinto di passare al Celtic, dichiarò che l’unica cosa che sapeva della squadra scozzese era che giocava con una maglietta a righe verdi e bianche. E questo grazie alla sua passione per il Subbuteo. Invece, pare che un inserviente, portando la colazione in camera a Sven Goran Eriksson, negli anni in cui allenava la Lazio, lo trovò con una tavola sulle gambe occupata da parecchie miniature del Subbuteo.
E pensare che l’inventore di questo gioco non fu né un calciatore né un allenatore, ma l’ornitologo Peter Adolph, che realizzò la sua idea nel 1947, dandogli il nome di una specie di volatile di cui si occupava durante i suoi studi. Nei vari decenni, il Subbuteo ha avuto momenti di alti e bassi. Ha vissuto picchi ineguagliabili in concomitanza dei Mondiali del ’66 e con la prima Coppa del Mondo di Subbuteo, giocata nel 1970. Poi ha subito una certa flessione nei primi anni ottanta, per riaffermarsi nel decennio successivo quando il mondiale di Subbuteo divenne addirittura un evento di marketing, suscitando l’interesse delle televisioni.
Dal ’94 esiste la F.I.S.C.T., Federazione Italiana Sport Calcio da Tavolo, che organizza i campionati maschili e femminili del gioco.
Insomma, lunga vita al Subbuteo.